Fortezza è il trentaseiesimo trionfo del mazzo dei Tarocchi del Mantegna.
La Fortezza (in latino fortitudo) assicura, nelle difficoltà, la fermezza e la costanza nella
ricerca del bene.
La Fortezza è la capacità di resistere alle avversità, di non scoraggiarsi dinanzi ai contrattempi, di perseverare nel cammino di perfezione, cioè di andare avanti ad ogni costo senza lasciarsi vincere dalla pigrizia, dalla viltà, dalla paura.
La fortezza si oppone alla pusillanimità che, come insegna san Tommaso, è il difetto di chi non sfrutta al massimo le proprie possibilità, cioè non si esprime nella pienezza delle sue potenzialità, facendosi cullare dalla pigrizia o accontentandosi di condurre un’esistenza vuota.
Nella carta sono presenti 3 leoni, nell’elmo della donna, sul petto armato e alle sue spalle: essi rappresentare le varie manifestazioni della forza, cioè della mente, dello spirito e la forza fisica.
Nei Tarocchi del Mantegna c’è un elemento “nuovo” in questa rappresentazione allegorica: la colonna a cui la donna si poggia è spezzata. Questo è un monito all’eccesso di forza che può essere distruttiva o autodistruttiva.
Nella divinazione.
La Fortezza è l’impegno nel fare la cosa giusta; è la qualità che ci viene chiesta quando dobbiamo fare una scelta difficile. Al contrario il finto sacrificio è quando ci giustifichiamo di una cattiva azione con la motivazione di “un bene” superiore.