Il misero, la prima carta del mazzo dei Tarocchi del Mantegna.

Vuole rappresentare l’uomo al gradino più basso nella scala sociale ma, non solo.
Il Misero è l’adamo della cosmogonia del mazzo, non rappresenta solo un pover uomo vestito di stracci, che arranca tra le rovine e imperversato da cani randagi, rappresenta anche la nascita, l’inizio, l’uomo che viene al mondo, come un neonato, calvo e avvolto solo di un panno.
Nel concetto tra micro cosmo e macro cosmo che caratterizza i Tarocchi del Mantegna è si la prima carta numericamente ma, anche l’ultima considerando l’ordine alfabetico delle serie.
E’ l’inizio del tutto ma anche la fine, la particella più piccola, ma anche quell’uno capace di contenere il tutto, essa si contrappone alla Prima Causa, il trionfo n°50 del mazzo.
Paragonandola ai tarocchi tradizionali ha in se elementi che ricordano il matto, ma anche l’eremita.